Donne e lavoro: parliamo di pari opportunità – oltre 120secondi con Luca Martini

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#gendergap | #pariopportunità

19/01/2022

Donne e lavoro: parliamo di pari opportunità – oltre 120secondi con Luca Martini

In questo confronto di oltre 120secondi parliamo di donne e lavoro e in particolare del tema delle pari opportunità nel mondo organizzativo.

Luca MartiniHr Manager di Elea S.p.a., oltre ad occuparsi di organizzazione e gestione delle risorse umane, è autore e narratore di temi sulla violenza di genere

Donne sul lavoro: perchè dobbiamo parlare (ancora) di pari opportunità?

La disparità di genere in Italia nei contesti professionali è ben riconosciuta e studiata. Le donne subiscono un gap rispetto al ruolo e al posizionamento (quello che si intende con la metafora del soffitto di cristallo o gap verticale) così come per larea e il settore di inserimento (sticky floor phenomenon o gap orizzontale). 

Per le figure femminili è dunque più difficile avere possibilità di carriera e ricoprire ruoli apicali (le donne lavorano per il 49,8% con contratti part-time; solo il 28% dei manager in Italia sono donne, uno degli indici peggiori d’Europa) oltre che lavorare in ambiti e settori professionali non “tradizionalmente femminili”, come il mondo IT o il settore industriale (l’accesso alla formazione STEM è ancora bassa per le donne – il 16% contro il 34% degli uomini).

L’organizzazione e la scuola come promotori delle pari opportunità

“Rompere il soffitto di cristallo” e scindere l’appartenenza di genere dalla professione è un cambiamento culturale che coinvolge il sistema educativo e prosegue nelle organizzazioni.

La collaborazione tra questi mondi è fondamentale per promuovere le opportunità presenti sul territorio. Troppo spesso né i giovani né la scuola sono a conoscenza delle possibilità che il mondo del lavoro può offrire. Sviluppare l’azione congiunta tra scuola e azienda (ad esempio con i progetti di PCTO) può influire sul desiderio dei giovani di avvicinarsi al lavoro e scegliere ciò che più è in linea con le proprie attitudini.

Se, da un lato, le aziende sono chiamate a contribuire allo sviluppo del tessuto territoriale, dall’altro è fondamentale che alimentino una cultura interna sempre più sensibile e orientata alla parità di genere.  Ad esempio, l’ambito della selezione e della valutazione nelle organizzazioni risente spesso di una cultura ancora troppo influenzata da stereotipi e pregiudizi soggettivi. 

Una donna può affrontare certe fatiche? Avrà le ore a disposizione per gli impegni organizzativi? Quali scelte intende fare nella propria vita?

Sono tutte domande che nascondono pregiudizi culturali sulla condizione della donna che devono essere sradicati. 

“Cercare di capire qual è la propria scala valoriale e se si è vittime di preconcetti sulla condizione della persona che si ha di fronte” è la riflessione che ogni professionista delle Risorse Umane dovrebbe attuare per non incappare in giudizi discriminanti e garantire (per quanto possibile) scelte e giudizi in base al merito e alle effettive competenze professionali.

00:00 Introduzione
00:59 Dobbiamo ancora parlare di pari opportunità? Il contesto culturale
04:42 Che cosa possono fare gli operatori economici?
08:17 Il ruolo della valutazione del personale
11:06 Come la politica incide sulle scelte aziendali?
15:26 Cosa si sta facendo nella tua azienda?

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